Chi ha sposato Alfonso I de Este?
Anna Sforza sposò Alfonso I de Este . La differenza di età era di 0 anni, 0 mesi e 9 giorni.
Laura Dianti sposò Alfonso I de Este .
Lucrezia Borgia sposò Alfonso I de Este nel . La differenza di età era di 3 anni, 9 mesi e 6 giorni.
Il matrimonio è terminato il .
Alfonso I de Este
Alfonso I de Este (Ferrara, 21 de julio de 1476 - ibídem, 31 de octubre de 1534) fue un noble italiano, duque de Ferrara, de Módena y de Reggio, que intervino en las Guerras Italianas en distintos bandos. Por su gran desarrollo y manejo de la artillería se le conoció como el Duca Artigliere, el duque artillero.
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Anna Sforza
Anna Maria Sforza (Milano, 21 luglio 1476 – Ferrara, 30 novembre 1497) è stata una nobile italiana.
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Laura Dianti
Laura Dianti, född 1480, död 1573, var en italiensk salongsvärd, mätress till hertig Alfonso I av Modena och möjligen hertiginna av Modena. Paret var möjligen gifta, men detta har inte bevisats.
Hon föddes i Ferrara som dotter till Francesco Boccacci Dianti; en syster och en bror som gick i kloster är kända. Dianti blev mätress till Alfonso efter Alfonsos fru Lucrezia Borgias död 1519 och är bekräftat 1524, då Alfonso gav henne mark och där byggde en bostad åt henne dit han enligt legenden besökte henne via en hemlig gång. De fick två barn; Alfonso (1527-1587) och Alfonsina (1530-1547), som båda erkändes av fadern 1533. Då dynastin d'Este var nära att dö ut 1597 gjordes en utredning om huruvida paret hade genomgått en hemlig vigselceremoni eller inte, men man kunde inte komma fram till något svar.
Efter Alfonsos död 1534 lät Dianti sina barn utbildas av Giambattista Giraldi Cinzio och Pellegrino Morato. Hennes hem blev ett mötesforum för intellektuella som Brusantini Vincenzo, Luigi Grotto, Battista Guarini, Alberto Lollio, och artister som Thomas Carpi, Camillo Filippi och Bastianino Filippi.
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Lucrezia Borgia
Lucrezia Borgia (in catalano Lucrècia Borja; in spagnolo Lucrecia de Borja; in latino Lucretia Borgia; Subiaco, 18 aprile 1480 – Ferrara, 24 giugno 1519) è stata una nobildonna italiana di origini anche spagnole.
Figlia illegittima terzogenita di papa Alessandro VI (al secolo Rodrigo Borgia) e della sua amante Vannozza Cattanei, fu una delle figure femminili più controverse del Rinascimento italiano. Quando il padre ascese al soglio pontificio la dette inizialmente in sposa a Giovanni Sforza, ma pochi anni dopo, in seguito all'annullamento del matrimonio, Lucrezia sposò Alfonso d'Aragona, figlio illegittimo di Alfonso II di Napoli. Un ulteriore cambiamento delle alleanze, che avvicinò i Borgia al partito filofrancese, portò all'assassinio di Alfonso, su ordine di Cesare, fratello di Lucrezia.
Dopo un breve periodo di lutto, Lucrezia partecipò attivamente alle trattative per le sue terze nozze, quelle con Alfonso I d'Este, primogenito del duca Ercole I di Ferrara, il quale dovette, pur riluttante, accettarla in sposa. Alla corte estense Lucrezia fece dimenticare la sua origine di figlia illegittima del papa, i suoi due falliti matrimoni e tutto il suo passato burrascoso; infatti, grazie alla sua bellezza e alla sua intelligenza, si fece ben volere sia dalla nuova famiglia sia dalla popolazione ferrarese.
Perfetta castellana rinascimentale, acquistò la fama di abile politica e accorta diplomatica. Il marito le affidava la conduzione amministrativa del ducato quando doveva assentarsi da Ferrara. Fu anche un'attiva mecenate, accogliendo a corte poeti e umanisti come Ludovico Ariosto, Pietro Bembo, Gian Giorgio Trissino ed Ercole Strozzi.
Dal 1512, per le sventure che colpirono lei e la casa ferrarese, iniziò a indossare il cilicio, s'iscrisse al Terz'ordine francescano, si legò ai seguaci di San Bernardino da Siena e di Santa Caterina e fondò il Monte di Pietà di Ferrara per soccorrere i poveri. Morì nel 1519, a trentanove anni, per complicazioni dovute a un parto.
La figura di Lucrezia ha assunto diverse sfumature nel corso dei periodi storici. Per una certa storiografia, soprattutto ottocentesca, i Borgia hanno finito per incarnare il simbolo della spietata politica machiavellica e la corruzione sessuale attribuita ai papi rinascimentali. La stessa reputazione di Lucrezia si offuscò in seguito all'accusa di incesto, rivolta da Giovanni Sforza alla famiglia della moglie, a cui si aggiunse in seguito la fama di avvelenatrice, dovuta in particolare alla tragedia omonima di Victor Hugo, musicata in seguito da Gaetano Donizetti: in questo modo la figura di Lucrezia venne associata a quella di femme fatale partecipe dei crimini commessi dalla propria famiglia. La storiografia successiva ha tuttavia ridimensionato notevolmente tali aspetti, parlando di "leggenda nera" ai suoi danni, nata inizialmente per ragioni politiche.
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