Chi ha sposato Stalin?

  • Ekaterina Svanidze sposò Stalin il . Iosif Stalin aveva 27 anni il giorno del matrimonio (27 anni, 6 mesi e 28 giorni). Ekaterina Svanidze aveva 21 anni il giorno del matrimonio (21 anni, 3 mesi e 2 giorni). La differenza di età era di 6 anni, 3 mesi e 27 giorni.

    Il matrimonio è durato 1 anni, 5 mesi e 2 giorni (520 giorni). Il matrimonio è terminato il .

  • Nadezhda Alliluyeva sposò Stalin nel . La differenza di età era di 22 anni, 9 mesi e 4 giorni.

    Il matrimonio è terminato il . Causa: morte della persona

Stalin: Cronologia dello stato del matrimonio

Stalin

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Iosif Vissarionovič Stalin, (in russo Ио́сиф Виссарио́нович Ста́лин?) nato Džugašvili (in russo Джугашви́ли? ; in georgiano იოსებ ბესარიონის ძე ჯუღაშვილი?, Ioseb Besarionis Dze Jughašvili) (Gori, 18 dicembre 1878, 6 dicembre del calendario giuliano – Mosca, 5 marzo 1953), è stato un rivoluzionario, politico e militare sovietico che governò l'Unione Sovietica dopo la morte di Lenin, reggendo la carica di segretario generale del PCUS dal 1922 e instaurando una dittatura che durò fino alla sua morte nel 1953.

Georgiano di umili origini, Stalin visse una giovinezza avventurosa come attivista rivoluzionario socialista, prima di assumere un ruolo importante di dirigente all'interno della fazione bolscevica del Partito Operaio Socialdemocratico Russo guidata da Lenin. Fu un capace organizzatore, dotato di grande energia e di durezza di modi e di metodi, strettamente fedele alle direttive di Lenin, e divenne uno dei capi della rivoluzione d'ottobre e del nuovo Stato socialista, l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Il suo ruolo e il suo potere personale crebbero di molto durante la guerra civile russa in cui svolse compiti politico-militari estremamente importanti, entrando spesso in rivalità con Lev Trockij.

Nonostante le critiche mossegli da Lenin nell'ultima parte della sua vita e il duro contrasto con Trockij, alla morte di Lenin assunse progressivamente, grazie alla sua abilità organizzativa e politica e al ruolo di segretario generale del partito, la carica politica più alta in Unione Sovietica. Dopo aver sconfitto politicamente prima la sinistra di Trockij rivolta contro Zinov'ev e Kamenev, coi quali era alleato, poi l'opposizione mossagli da Kamenev e Zinov'ev che gli si erano contrapposti, poi ancora l'improvvisata e velleitaria alleanza che si formò, nell'aprile 1926, tra gli ex acerrimi rivali Trockij, Zinov'ev e Kamenev e, infine, la destra di Bucharin, Rykov e Tomskji, Stalin adottò una prudente politica di costruzione del "socialismo in un solo Paese", mentre nel campo economico mise in atto le politiche di interruzione della NEP, di collettivizzazione graduale delle campagne e di rapida industrializzazione mediante i piani quinquennali, basata sul rapido sviluppo dell'industria pesante (di cui lo stacanovismo divenne l'emblema) portando a gravi interruzioni della produzione alimentare che contribuirono alla carestia del 1932-1933, che uccise milioni di persone.

A metà degli anni trenta, in una fase di superamento delle difficoltà economiche e di crescita industriale, Stalin cominciò il tragico periodo delle purghe e del grande terrore in cui progressivamente eliminò fisicamente, con un metodico e spietato programma di repressione, tutti i suoi reali o presunti avversari nel partito ed oppositori politici, nell'economia, nella scienza, nelle forze armate e nelle minoranze etniche. Per rafforzare il suo potere e lo Stato sovietico contro possibili minacce esterne o interne di disgregazione, Stalin utilizzò il vasto sistema di campi di detenzione e lavoro (gulag) in cui furono imprigionati in condizioni deplorevoli milioni di persone.

Nel campo della politica estera Stalin in un primo momento adottò una politica di collaborazione con l'Occidente; dopo l'accordo di Monaco, con cui Regno Unito e Francia permisero a Hitler l'annessione dei Sudeti dalla Cecoslovacchia, Stalin, sospettoso delle potenze occidentali e intimorito da una sempre più potente Germania, concluse l'accordo Patto Molotov-Ribbentrop con i nazisti che favorì l'espansionismo sovietico verso occidente e i Paesi baltici.

Colto di sorpresa dall'attacco iniziale tedesco con il quale la Germania nazista violava il patto di non aggressione sottoscritto dalle due potenze solo due anni prima, nonostante alcuni errori di strategia militare nella fase iniziale della guerra, Stalin riorganizzò e diresse con efficacia il Paese e l'Armata Rossa fino a ottenere, anche se a costo di gravi perdite militari e civili, la vittoria totale nella grande guerra patriottica. Stalin rivestì un ruolo fondamentale nella lotta contro il nazismo e nella sconfitta di Adolf Hitler; le sue truppe, dopo aver liberato l'Europa orientale dall'occupazione tedesca, conquistarono Berlino e Vienna, costringendo lo stesso Hitler al suicidio.

Dopo la vittoria Stalin, divenuto detentore di un potere virtualmente illimitato in Unione Sovietica e nell'Europa centro-orientale e assurto al ruolo di capo indiscusso del comunismo mondiale, accrebbe il suo dispotismo violento riprendendo politiche di terrore e di repressione, mentre l'Ucraina soffriva una carestia (1947). Morì a causa di un'emorragia cerebrale nel 1953, lasciando l'Unione Sovietica ormai trasformata in uno dei Paesi più potenti della Terra, una delle due superpotenze mondiali dotata di armi nucleari, e guida del mondo comunista.

Dal 1956, a partire dal XX Congresso del PCUS, Stalin, che era stato oggetto di un vero e proprio culto della personalità da parte di dirigenti e simpatizzanti del comunismo mondiale, è stato sottoposto a pesanti critiche da parte di politici e storici per la sua attività politica e per i suoi spietati metodi di governo.

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Ekaterina Svanidze

Ekaterina Svanidze

Ekaterina « Kato » Svanidzé (en géorgien : ქეთევან სვანიძე), née le et morte le , géorgienne, est la première épouse de Joseph Staline. Le mariage a lieu à l'église, à la demande de Kato, le 16 juillet 1906.

Après un mariage parsemé des absences de « Koba », surnom que porte alors Staline, elle meurt, probablement du typhus, le 22 novembre 1907.

Le 31 mars 1907, Ekaterina donne naissance à un fils, Iakov Djougachvili, qui grandit jusqu'à l'âge de quatorze ans en Géorgie, élevé par sa tante et entouré de sa famille maternelle. Il doit ensuite vivre à Moscou auprès de son père avec qui il a une relation difficile, ce qui le pousse à commettre une tentative de suicide.

À la mort de son épouse, Staline aurait confié à un ami : « Cette créature adoucissait mon cœur de pierre ; elle est morte, et avec elle sont morts mes derniers sentiments tendres envers l'humanité ». Pendant les Grandes Purges, une partie de la belle-famille de Staline, après avoir partagé des années son quotidien au Kremlin, fut arrêtée, puis exécutée avec son accord. Son beau-frère, Aliocha Svanidzé, compagnon de séminaire de Staline et sa femme Maria Svanidzé étant notamment fusillés en 1941.

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Nadezhda Alliluyeva

Nadezhda Alliluyeva

Nadežda Sergeevna Allilueva (Tbilisi, 22 settembre 1901 – Mosca, 9 novembre 1932) è stata la seconda moglie di Iosif Stalin - (Ex capo del Governo dell'Unione Sovietica).

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Padre di Stalin e dei suoi consorti:

Madre di Stalin e dei suoi consorti: